L’ex tronista di U&D, Veronica Rimondi, aggredita mentre correva: “Mi ha inveito contro, sputato addosso e insultato”
 



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La giovane ex tronista di Uomini e Donne racconta la brutta disavventura vissuta nella mattina

Un brutto spavento che la giovane ha deciso di raccontare tramite un video postato su Instagram: “Prima sono stata dai Carabinieri a denunciare una cosa che è successa questa mattina e le persone che mi sono più vicine mi hanno chiesto insistentemente di fare questo video e pubblicarlo sui social. Quello che è successo è una cosa di cui non ho assolutamente voglia di parlare, che non ho voglia di racconta e che mi terrorizza. Ma appunto per questo penso che sia molto importante che io utilizzi questo strumento di diffusione di informazioni non solo per ridere, scherzare, divertirsi, dire sciocchezze come faccio sul mio profilo, quindi per intrattenere a livello molto allegro le persone, ma anche per diffondere dei messaggi che non sono importanti, ma di più, soprattutto quando si tratta di avere a che fare con situazioni che io mai mi sarei aspettata di dover affrontare o comunque fin quando non le vivi in prima persona, dici “a me non capiterà mai”.

Veronica continua: “Chi mi conosce e mi segue sa che io vado a correre, mi piace molto, e questa mattina mentre correvo sono stata aggredita da un ragazzo. La dinamica poco importa, anche perché quello che a me interessa è il messaggio e quello che ho imparato da questa situazione, anche se sono le persone che fanno queste cose che dovrebbero imparare, ma non si può, quindi ci si può solo cambiare mentre non ci si può aspettare di cambiare gli altri, quindi io in primis cercherò di prendere dei provvedimenti per evitare per quanto possibile questo tipo di situazioni.
Sto facendo questo video per fare in modo che tutte le ragazze che mi seguono facciano un minimo di ragionamento su quanto sto raccontando. Stavo correndo con le cuffie, non sentivo quello che succedeva intorno a me, ma poco importa perché comunque non avrei potuto evitare la situazione. Un ragazzo mi ha superata e mentre correva anche lui, mi ha superato sulla destra, ha cominciato a fissarmi con una cattiveria che mi sognerò stanotte. Ha cominciato a inveirmi contro, a sputarmi addosso e a insultarmi in una lingua che non era italiano”.

La giovane ammette: “Premetto che io questa persona non l’ho mai vista, non ho idea di chi sia e non lo conosco. Mentre mi inveiva contro e cercava di venirmi addosso per aggredirmi fisicamente avevo l’impressione che mi accusasse di qualcosa, ma era palesemente una scusa per potermi aggredire. Se fosse passato qualche secondo in più e non fosse arrivata gente che lui ha visto in lontananza e quindi è andato via, io non so che fine avrei fatto. Contate che in quella zona passa tanta gente, stamattina c’era il pienone di gente che andava a lavoro, c’era tanta luce, quindi non era una situazione che io avrei potuto pensare come pericolosa, ma nel preciso istante in cui si è avvicinato non c’era nessuno. Una volta che se ne è andato, mi sono girata con la testa e ho visto che c’era una signora in macchina che ha visto tutto e non ha fatto niente, stava solo guardando la situazione da spettatrice e personalmente mi sento di dire che non mi è neanche sembrata scossa da quello che era successo, per quanto io dopo sono crollata, ho avuto un attacco di panico, sono stata malissimo”.

La Rimondi conclude cosi: “Mi ritengo non fortunata, di più, perché la situazione sarebbe potuta terminare in maniera molto molto grave, ma qualcuno da lassù veglia su di me. Da questa mattina fino ad adesso ho pensato principalmente a due cose: la prima è che, per quanto non voglia, molto probabilmente questa cosa mi influenzerà, perché ho paura che risucceda e che possa avere un finale peggiore. Due, ho pensato a tutte le volte che mi sono comportata in modo totalmente irresponsabile quando ero più giovane, più immatura, come ad esempio quando ho vissuto all’estero da sola e tornavo alle 4 di notte da sola attraversando mezza città perché mi sentivo invincibile, onde evitare di spendere 10, 20, 30 euro di taxi. Tutte quelle piccole scelte di vita quotidiana in cui dici “ma sì cosa vuoi che succeda” e invece no, perché poi quando succede ne pagate le conseguenze”.