Greta Rossetti in lacrime per le parole di Stefano Miele | L’ex tentatrice sbotta: “Una frase bruttissima”

Momenti di vero sconforto per Greta Rossetti al Grande Fratello quando Stefano Miele l’ha accusata di essere patetica nel suo rapporto con Perla

Nell’attesa della prossima diretta del Grande Fratello è trapelata in rete la recente lite, con tanto di pianto disperato, di Greta Rossetti e di Stefano Miele: i due, che non hanno mai costruito alcun tipo di rapporto all’interno della casa sono ora ancora più lontani e i fan sono veramente indispettiti con l’uomo. Stefano, infatti, è al centro dell’attenzione social da un paio di giorni: prima per aver dato contro Perla e, ora, contro l’ex tentatrice.

Tutto è nato da alcune parole che Greta avrebbe pronunciato in un momento di profonda confidenza con Perla Vatiero. Le due ragazze, si sa, hanno riscoperto l’amicizia da quando Mirko Brunetti è stato eliminato dalla casa. Soprattutto Greta si reputa quella che più ha capito la situazione e proprio su questo punto Stefano l’ha contestata: secondo l’influencer, infatti, Mirko non l’avrebbe mai amata, ma l’avrebbe considerata solo un ripiego temporaneo. Il cuore di Brunetti, in questo senso, sarebbe stato sempre e comunque di Perla.

Stefano Miele si intromette nella discussione e Greta scoppia in lacrime

E così, mentre le due ragazze si scambiavano opinioni in tranquillità ha esordito Stefano: “Posso dire? È un po’ patetico che la ex del tuo fidanzato, adesso, sia fautrice dell’amore col tuo ex“ Greta ha prima cercato di difendersi, poi è scoppiata in lacrime ed è corsa in bagno. Una bruttissima scena per tutti i suoi fan.

Dopo qualche ora, Greta ha confidato ai suoi coinquilini di essersi sentita profondamente offesa dalle parole di Miele, perché l’uomo avrebbe insinuato che Mirko avesse usato Greta solamente per pucciare il biscotto.  Per questo la Rossetti è esplosa: “Io sono diventata rossa perché mi sono sentita in imbarazzo. È una frase tremenda. Ho pensato alla mia famiglia a casa che sente una roba del genere”.