Davide Lorusso rompe il silenzio e risponde a Jessica Antonini: “Non sono un mostro…ecco come è andata”
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Davide LoRusso, dopo le pesanti accuse di Jessica Antonini, racconta la sua verità sulla fine della relazione
Al magazine di Uomini e Donne Davide inizia confessando i suoi dubbi: “A Jessica avevo parlato dei miei dubbi nell’ultimo week-end che avevamo trascorso insieme. Non sono mai scappato dalla stazione: ci siamo salutati abbracciandoci. Le avevo detto che avevo bisogno di prendermi dei giorni per riflettere sul nostro rapporto. Non mi sentivo più bene, avevo delle perplessità e volevo del tempo per ragionare. Non era mia intenzione abbandonarla, ma solo stare un po’ per conto mio. La situazione poi è precipitata”.
Davide conferma i motivi della loro rottura: “Litigavamo spesso e alcuni lati del suo carattere faticavano ad andarmi giù. Discutevamo per sciocchezze ma finivamo sempre per scontrarci duramente. Jessica sa essere molto tagliente. Volevamo costruire una relazione basata sul dialogo, ma non ci siamo mai riusciti del tutto: io sono stato sempre troppo introverso, tenevo tutto per me e poi esplodevo all’improvviso, mentre lei sfogava ogni sensazione, talvolta anche in modo eccessivo. Più volte, nel corso di questi mesi, ci siamo ritrovati a parlare delle nostre diversità caratteriali, ma abbiamo sempre superato queste crisi, in virtù del sentimento che ci legava, riuscendo a gestire una relazione a distanza nel momento storico peggiore per portarla avanti […] Non l’ho mai presa in giro, né l’ho mai tradita. L’ho sempre trattata bene e non capisco perché lei debba buttare via tutto quello che c’è stato tra noi, senza riuscire a conservarne il bello. Penso sia accecata dalla rabbia”.
Davide si sente colpito di come è stato descritto e per questo ha deciso di parlare: “Sapere che lei prova emozioni così negative per me. Mi sembra di essere stato dipinto come un mostro e che in questi mesi non mi abbia conosciuto. È vero, ho avuto un momento di dubbio e debolezza ma vengo descritto come la persona che non sono. Finora ho scelto la strada del silenzio, non perché volessi nascondermi ma perché reputavo che la vita privata andasse preservata. Arrivati a questo punto, però, forse è giusto che dica anche la mia e replichi raccontando la mia versione dei fatti”.